AURORA
SULLA “TRACCIA” DELLA VETTA.
MILANO, 31 GENNAIO 2015-02-01
L’
AURORA REGOLA LA FACCENDA “TRACCIA” CON UNO STRIMINZITO GOLLETTO. AGGUANTA IN
SOLITARIA LA SECONDA POSIZIONE E ATTENDE IL RISULTATO DELLA S.VITO.
Si
chiude una otto giorni di fuoco per i colori dell’ Aurora: due partite di
campionato, una di coppa e un’ amichevole. Per non fare torto a nessuno i
pedatori della Sant’ ilde frequentano tutti i tipi di risultato e il computo
finale del pallottoliere dice 12 reti segnate e 11 subite (comprese, a onor del
vero, le 5 dell’ amichevole).
I
rossoblù, come di dovere, vincono le due partite più importanti della Liga,
perdono da sprovveduti l’ appuntamento con la Champons e pareggiano in un
bel pomeriggio di gioco e fair play con i cugini di Quartoggiaro Via Aldini.
IL
6-2 con il Casoretto non lascerebbe adito a dubbi: risultato ampio, occasioni
assai, gioco arioso a tratti, errori pochi, divertimento: quanto basta.
I
finisseurs della Fiera mettono tutti la firma nello scontro calcistico: il
furetto Francesco infila la difesa in velocità, Edo su rovescita prima e su
punizione al vetriolo poi, mette il suo carico d’ assi sulla classifica
marcatori, Paolo indovina l’ angolino dal limite, Matteo G. infila di testa su
calcio d’ angolo ben calibrato e Andrea chiude la pratica ribadendo in rete un
tiro del sempre presente Eto’.
Dopo
la pausa tutta bel gioco e belle maniere con l’ Oro di Quarto, l’ Aurora scende
in campo, martedì sera contro l’ Annunciazione, convinta che questa volta non
ci sarà bisogno di ripescaggi o di solo bel gioco per avanzare nella Chamions.
Ma
la serata non è di quelle giuste, i rossoblù azzardano poco, spingono meno,
perdono palloni a metà campo come se piovesse e raramente arrivano a mettere
paura alla linea Maginot degli avversari.
Quelli
dell’ Annuciaziò tengono cazzimma, come si dice nella città di S. Gennaro, ogni
palla la trattano come oro colato e la tengono lì per l’ occasione propizia,
conquistano la linea mezzana e non si spostano più neanche con le cannonate.
Il
cambio d’ abito a 360° dell’ Aurora è bella che avvenuto: si contrasta poco, si
costruisce gioco ancora meno, si subisce tanto.
Il
primo tempo si chiude con un rotondo 3-0: niente da dire, tutto sbagliato,
tutto da rifare.
La
seconda frazione vede un sussulto di amor proprio: Giovanni N. prima e Paolo
poi provano a rimettere sulla strada di casa partita e risultato, ma l’
illusione è breve e fugace, il Pirlo dell’ Assunta conquista l’ ennesima palla
sulla trequarti e tutto solo soletto, contrastato solo dal freddo e dal terreno
di gioco lascia partire il tiro che andandosi a depositare là dove neanche le
aquile osano, mette termine alla tenzone.
L’
Aurora perde perché gli altri sono più forti, certo, ma soprattutto perché
svogliata, poco sul pezzo e con il carattere sciolto nell’ aria della sera.
Contro
la Traccia quasi lo stesso copione, squadra più modesta rispetto all’
Annunciazione, ma bisogna comunque attendere un tempo e mezzo per il gol
partita, che Francesco A. infila dal cuore dell’ area piccola avversaria.
Alla
fin dei conti i lancieri rossoblù guadagnano 6 punti in campionato, mantengono
la miglior differenza reti con l’ attacco e la difesa più forti , sigillano la
classifica marcatori, e fanno pensare al gentile pubblico casalingo che prima o
poi il salto del fosso arriverà.
Per
andare a dettare gioco e legge sui campi di Orpas e S. Vito bisogna mettere fiato,
gambe, cuore e “cazzimma”. Appunto.
Una
buona settimana a tutti.
Gianluca